In data odierna l’assessorato alla Sanità ha inopinatamente deciso di riaprire il pronto soccorso dell’azienda ospedaliera San Giovanni Addolorata al servizio di emergenza 118 chiuso a seguito dell’azione di hackeraggio di tutti i sistemi informatici avvenuta lo scorso 13 settembre. La ritengo una decisione non solo affrettata ma sbagliata perché non fa che creare ulteriore caos e probabili disservizi all’interno dell’Azienda Ospedaliera San Giovanni Addolorata che da ben 9 giorni ha visto l’azzeramento di tutti i software aziendali e di tutti gli altri software gestionali del laboratorio analisi, della radiologia e dei servizi amministrativi che ad oggi sono ancora inutilizzabili. L’ospedale sta infatti lavorando solo con il cartaceo con grave rischio per i pazienti e per gli operatori sanitari con la concreta possibilità di commettere errori. Riaprire il Ps al 118 senza alcun software attivo, e quindi nell’impossibilità di archiviare e visionare esami radiologici ed esami clinici di laboratorio se non di persona con gravissimo ritardo diagnostico e quindi con un aumento di rischio per gli utenti, è quanto mai azzardato. Attualmente non si conoscono i tempi di riattivazione dei software, si parla di settimane, né si conosce l’entità del danno sulle cartelle cliniche contenenti tutti i dati immagazzinati delle prestazioni e dei ricoveri effettuati negli ultimi anni e se sarà mai possibile recuperarli. Per fare piena luce su quanto sta accadendo al San Giovanni Addolorata, visto anche il richiamo fatto dalla Corte dei Conti sulla gestione complessiva dei servizi informatici del servizio sanitario, ho chiesto un’audizione urgente al presidente della commissione sanità alla presenza dell’assessore regionale Alessio D’Amato e del direttore generale e sanitario dell’azienda ospedaliera. L’audizione sarà anche l’occasione per sapere se l’azienda è certificata su uno degli standard internazionali di sicurezza, quale è l’ente certificatore, chi ha svolto l’audit e se la certificazione (che dura 3anni) è ancora valida. Domani mi recherò davanti al pronto soccorso per incontrare alcuni operatori sanitari fortemente preoccupati per una situazione che, dopo la decisione di aprire il Ps al 118, rischia di creare ulteriori disservizi e disagi ai cittadini.” Lo dichiara il consigliere regionale di FDI Massimiliano Maselli.