SANITÀ
Razionalizzare e riorganizzare la rete ospedaliera su tutto il territorio. Creare una sana concorrenza tra pubblico e privato. Abbattere le liste di attesa. Rivedere e potenziare il Recup. Investire sulla digitalizzazione che nella sanità, come in altri settori, può essere un punto di svolta. Introdurre ad esempio il fascicolo elettronico. Meno tagli e più servizi.
EMERGENZA ABITATIVA
Elaborare un piano regionale pluriennale per la costruzione di nuove case. Occorre anche rivedere la normativa regionale dell’alloggio sociale.
URBANISTICA
Lo sviluppo del territorio deve partire senza dubbio dal principio della sostenibilità. Nell’urbanistica sviluppo sostenibile significa mettere insieme tutela, valorizzazione e riqualificazione. Serve elaborare un testo unico delle norme in materia urbanistica.
TURISMO
Rilanciare il brand della nostra regione. Potenziare le azioni di promozione e valorizzazione di luoghi non soggetti attualmente a flussi turistici importanti, offrendo percorsi alternativi al fine di adeguarsi ai cambiamenti della domanda turistica di oggi. Serve un piano regionale del turismo.
AGRICOLTURA
ccorre creare un modello agricolo laziale innovativo, multifunzionale e competitivo, quindi un modello vincente. Per garantire la vitalità delle imprese agroalimentari laziali, è necessario incentivare lo sviluppo dei progetti di filiera corta, ad esempio attraverso l’apertura di una rete di farmer’s market.
POLITICHE SOCIALI
Servono politiche a sostegno della famiglia come nucleo sociale, adottando ad esempio il principio del quoziente familiare e misurando il debito di imposta rispetto al numero dei figli. Potenziare l’assistenza domiciliare integrata verso anziani, disabili e minori. Consolidare gli Sportelli Famiglia.
SVILUPPO ECONOMICO
Favorire la libera concorrenza e promuovere l’espansione dello spirito imprenditoriale. Semplificare i processi burocratici che rallentano il sistema. Più innovazione tecnologica. Sostenere le piccole e medie imprese. Costituire un tavolo per l’emergenza credito per rafforzare i fondi di garanzia. Accelerare i tempi di pagamento della Pubblica Amministrazione. Aprire sportelli provinciali di emergenza credito.
RIFIUTI
La gestione del ciclo dei rifiuti nel Lazio va assolutamente rivista. Roma, in particolare, vive una perenne situazione di emergenza causata dalla mancanza di impianti. Non è possibile che la nostra regione sia costretta ad ‘esportare’ rifiuti, a costi esorbitanti, fuori dai suoi confini e all’estero. Serve un nuovo piano regionale che dia un quadro chiaro sui siti e sul numero di impianti di trattamento dei rifiuti. Riutilizzo e riciclo, recupero energetico e corretto smaltimento sono operazioni che andrebbero coordinate in maniera più efficiente.